Shopping Bag di carta Torino
Veicoli di comunicazione & Arte
L’idea di questa Borsa di Carta è nata da un sobbalzo creativo, da un lampo artistico che ha preso lentamente forma: dare vita alla prima shopping bag “comunicativa” della rivista COMUNICANDO, il bimestrale dedicato alla brand identity attraverso Packaging, Design e Visualizing. Da anni questa testata è riferimento fondamentale per agenzie pubblicitarie, realtà creative e corporate finali per l’aggiornamento su materiali e sperimentazioni di alto livello da un punto di vista nobilitativo e di impatto estetico: un crocevia della creatività che dialoga con quella produzione che si fa scegliere dal buyer.
Con COMUNICANDO GIO’GATTO ha sempre avuto un rapporto speciale: interrogato come esperto in materia di Shopper personalizzate e tecniche di nobilitazione del Packaging, ha avviato uno scambio continuo di idee e informazioni con la redazione che vengono poi tradotte in articoli e contenuti vari.
Oltre a questo proficuo scambio, GIO’GATTO è stato scelto per realizzare la prima shopping bag di carta “comunicativa” per la rivista. L’obiettivo era non solo fare emergere lo stile di COMUNICANDO, ma anche di elevare la Borsa di Carta da semplice “contenitore” a elemento di comunicazione privilegiato.
“Lo abbiamo fatto a modo nostro – si legge nello speciale dedicato alla presentazione di questa borsa speciale – coinvolgendo tutti i sensi (compreso quello dell’umorismo) in una serata che sin dall’inizio, quando la voce fuoricampo del nostro direttore, Susanna Bonati, ha ricreato nella sala affollata dello Zelig di Milano un’atmosfera di magico silenzio, ha saputo incuriosire e affascinare, stupire e coinvolgere, divertire e stuzzicare”.
Tra il pubblico della serata erano presenti numerosi giornalisti del Corriere della Sera, Libero e Italia Oggi, ma anche Antonella Testa e Sergio Fiorelli in Testa, Elena Cappelletti dell’ufficio stampa Etro, il direttore di Smemoranda Nico Colonna, Simone Bianconcini di Giorgio Armani e molti altri nomi del mondo fashion e pubblicitario.
Con questo esercizio di stile, la shopper è così passata da media itinerante a oggetto artistico d’Autore: “Ecco allora che è toccato a Gio’Gatto, il nostro artista doc – si legge nell’articolo - illustrare sul palco il concept creativo e le caratteristiche emozionali dello shopper artistico di Comunicando”.
Prodotta in 850 esemplari tutti numerati, di cui 250 firmati da GIO’GATTO, la Borsa di Carta presenta le maniglie annegate: non ha i classici 4 nodi a fermarle nel risvolto. In questo caso sono stati praticati 4 tagli sulla linea di cordonatura del risvolto: i due laccetti sono stati inseriti nei 4 tagli ed incollati a caldo, imprigionati, in modo che il risvolto non si alzi tra i cartoncini di rinforzo, che sono 4 e non 2 come normalmente.
I vantaggi dal punto di vista estetico? Non invadono l’area di stampa e fanno un arco che le rende più simili alle borse di pelletteria; stanno in piedi da sole, anche se con il tempo si ammorbidiscono, sono più minimaliste e in armonia con il design della borsa. I soffietti non sono incollati, dato che sono stati utilizzati 3 tipi differenti di carta: la Stardream by Gruppo Cordenons, la Curious Touch Soft by ArjoWiggins e la Bindakote by Favini.