“Tutte le donne nel mondo reagiscono allo stesso modo quando ricevono in dono un gioiello. Un gioiello è qualcosa che sa toccare veramente l’animo di una donna”
Parola di Maria Gaspari, nome di spicco nel settore dell’alta gioielleria made in Italy. Come soddisfare un così raffinato cliente, se non regalandogli un “gioiello” di paper-bag? Partiamo quindi dal materiale da impiegare: non più semplice carta, ma materiale da rivestimento accoppiato a cartoncino bianco. Nello specifico scegliamo una seta di alta qualità prodotta dalla Manifattura del Seveso, un tessuto che normalmente viene utilizzato per rivestire scatole o libri. Il colore scelto riprende, ovviamente, quello caro al cliente, e decidiamo di apporre il marchio sia sul fronte che sul retro della borsa. Manca ancora un tocco speciale: la personalizzazione. E se il marchio lo facessimo ricamato? Provvediamo subito a far ricamare il marchio con un filo in tinta oro… ed ecco qui il risultato.
Shopper in carta: le voglio ricamate!
Dovete sapere che molte carte goffrate, così come il tessuto da rivestimento utilizzato per questa Shopper, sono state, fino agli anni ’90, appannaggio esclusivo della legatoria. Quando Gio’Gatto andò alla primissima edizione del Luxe Pack Monaco, Salone Internazionale del Packaging creativo e di Lusso, rimase impressionato dall’opulenza esagerata di flaconi, boccette, pompette, nastri. Tutto era scintillante, polimaterico, raffinato e molto, molto elaborato. L’aspettativa era di riscontrare lo stesso altissimo livello non solo per il Packaging inteso in senso stretto, ma anche per le Shopper in Carta. Tuttavia, la realtà disattese ampiamente i suoi pronostici: mentre il Packaging cavalcava l’ascesa di una comunicazione sempre meglio studiata e soppesata per sedurre i potenziali acquirenti, la Shopping bag di carta, in qualità di mezzo di trasporto per un articolo che è stato già venduto, era ancora vista come qualcosa di cui non può fare a meno, ma tuttavia non degno di un interesse particolare. L’estetica delle Shopper esposte al primo Luxe Pack di Monaco era, conseguentemente, davvero trascurata: grandi marchi, grandi firme, ma un Lusso non adeguato. Ancora nessuno aveva riconosciuto nelle Borse di Carta un efficace mezzo di visibilità del marchio. Nessuno investiva e, cosa ben peggiore, nessuno sperimentava: quello era il trend generale all’alba degli anni ’90. Dobbiamo ricordare che fino ad allora le alternative per il trasporto post-vendita erano ridotte a due: le Shopper di plastica industriali o le Borse di Carta manifatturiere Basiche, che qui alla GIO’GATTO®1984 chiamiamo Classic, cioè in carte Kraft o al più in Kraft monopatinate, sempre bianche o avana, stampate sempre e solo in offset a uno o a due colori, al massimo con stampa a caldo o una plastificazione, sempre con maniglia in corda di cotone. Le Shopper in carta con queste caratteristiche erano il massimo del Lusso, e solo di lì a poco sarebbe stata accantonata la plastica in favore della Carta aprendo nuovi orizzonti alle manifatture e alla tecnologia industriale per la trasformazione della carta. Quindi, dicevamo, quando Gio’Gatto arrivò al primo Luxe Pack in cerca di nuovi stimoli, si accorse che le Shopper degli altri operatori del panorama internazionale erano delle “belle Borse”, ma niente di davvero lussuoso.
Il concetto di “Lusso” era ancora tutto da esplorare, a partire dall’impiego di materiali diversi. Gio’Gatto fu quindi il primo ad abbandonare le carte bianche e la stampa offset in favore di cartoncini Fedrigoni o Cordenons e delle stampe serigrafiche e a caldo, uscendo dalla “prigione cromatica” delle carte monopatinate bianche o avana sperimentando anche altri colori. Siamo tuttora tra i pochissimi, per non dire gli unici in Italia, a realizzare Shopper con applicazioni parziali di carte goffrate e tessuti da rivestimento storicamente impiegati per la nobilitazione delle scatole. Le nostre Borse di Carta possono avere degli inediti manici in pizzo macramè, possono vantare dei design davvero insoliti per un articolo in carta o ancora essere realizzate tramite un collage manuale di materiali di recupero forniti dal Cliente, per delle proposte tutte riciclate ed ecologiche. Siamo degli sperimentatori: da quando i Clienti hanno imparato gradualmente a riconoscere il valore comunicativo della Shopper e di conseguenza investono maggiormente nelle produzioni, siamo liberi di esprimere il nostro concetto di Lusso. Un Lusso che può essere classico o alternativo, per produzioni consistenti o limitatissime, ma sempre autentico, sempre made in Italy al 100%, sempre di valore etico oltre che estetico.
Vi piacciono le nostre Shopper con applicazioni in tessuto da rivestimento? Date un’occhiata alla Borsa di Carta personalizzata che abbiamo realizzato per BOMBAY SAPPHIRE, oppure tornate alla nostra Home/Photogallery e cliccate sull’immagine che più vi incuriosisce.